Dictum di Kenilworth

Vista di alcuni ruderi di Kenilworth Castle.

Il Dictum di Kenilworth ("editto di Kenilworth"), titolo completo Award of reconciliation between the king and the rebels of the Barons' War ("Risarcimento di riconciliazione tra il re e i ribelli della guerra dei baroni"), emesso il 31 ottobre 1266, fu un pronunciamento concepito per riconciliare i ribelli della guerra dei Baroni con il governo reale di Inghilterra. Dopo la vittoria baronale alla battaglia di Lewes nel 1264, Simone di Montfort, VI conte di Leicester prese il controllo del governo reale, ma nella battaglia di Evesham del 1265 Montfort fu ucciso, e il re Enrico III ripristinato al potere. Un gruppo di ribelli tuttavia resistette all'assedio nella roccaforte del Castello di Kenilworth[1], e la loro resistenza si dimostrò molto difficile da schiacciare.[2]

Un assedio del castello fu iniziato a giugno 1266, ma attraverso l'intervento del legato del Papa[3] Re Enrico adottò più tardi un atteggiamento più conciliante. Una Commissione venne incaricata di redigere un accordo accettabile per entrambe le parti. Il risultante Dictum di Kenilworth offrì ai ribelli il diritto di riacquistare i possedimenti confiscati, con prezzi a seconda del loro livello di coinvolgimento nella ribellione. Dopo una resistenza iniziale, i termini furono alla fine accettati. Nell'estate del 1267, il paese venne pacificato, e questo spirito di riconciliazione durò fino al 1290. Il Dictum di Kenilworth venne successivamente incorporato nello Statuto di Marlborough del 1267.

  1. ^ Prestwich (1988), pp. 52–3.
  2. ^ Powicke (1947), pp. 531–2.
  3. ^ Ottobuono Fieschi successivamente divenne Papa, come Adriano V; Powicke (1947), pp. 526–8.

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